Tax NEWS n.57 del 03/11/2025

DDl Bilancio 2026: ritorna l’iper ammortamento per gli investimenti produttivi

Il disegno di legge di Bilancio 2026 approvato dal Consiglio dei Ministri il 17 ottobre (attualmente all’esame del Parlamento) ripropone, tra le varie misure, l’iper ammortamento per gli investimenti produttivi, con maggiorazioni fino al 220% del costo fiscale e validità per gli investimenti che saranno effettuati nel 2026

L’articolo 94 del disegno di legge di Bilancio 2026, approvato dal Consiglio dei Ministri in data 17 ottobre (attualmente all’esame del Parlamento e quindi non ancora approvato in via definitiva) prevede, a favore dei soggetti produttivi di reddito d’impresa, la reintroduzione dell’iper ammortamento in sostituzione dei crediti d’imposta 4.0 e 5.0.

L’agevolazione (che consente di maggiorare il costo fiscale delle quote di ammortamento e dei canoni di leasing) sarà applicabile agli investimenti che saranno effettuati a partire dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre 2026, prorogabili al 30 giugno 2027 in caso di accettazione dell’ordine e versamento di un acconto minimo del 20% entro il 31 dicembre 2026. In particolare saranno agevolati gli investimenti:

  • in beni materiali e immateriali strumentali nuovi compresi negli allegati A e B della legge 232/2016 ed interconnessi al sistema aziendale;
  • in beni materiali nuovi strumentali finalizzati all’autoproduzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, destinata all’autoconsumo anche a distanza, inclusi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta (con riferimento all'autoproduzione e all'autoconsumo di energia da fonte solare, saranno agevolati esclusivamente gli impianti con moduli fotovoltaici).

La maggiorazione delle aliquote è prevista in misura differenziata in base all’ammontare dell’investimento, ovvero:

  • 180% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
  • 50% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro.

Per gli investimenti “green” (ovvero quelli che sono accompagnati da una riduzione dei consumi energetici almeno pari al 3% dell’intero stabilimento o al 5% del singolo processo), la maggiorazione è prevista rispettivamente nelle seguenti misure:

  • 220% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 140% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro
  • 90% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro.

Come per il piano Transizione 5.0, la gestione della piattaforma informatica per le comunicazioni e certificazioni sarà affidata al GSE. Viceversa, resterà resta in capo ad ogni impresa interessata la trasmissione telematica dei dati secondo modelli standardizzati.

A livello operativo si ricorda che queste maggiorazioni:

  • potranno essere cumulate con altre agevolazioni pubbliche nazionali ed europee (a condizione che quest’ultime non coprano le medesime quote di costo e che non comportino il superamento dell’investimento netto sostenuto);
  • non saranno applicabili agli investimenti che accedono già al maxi-ammortamento previsto per i neoassunti (ex art. 1, comma 446, Legge 207/2024);
  • non saranno applicabili alle imprese che si trovano in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, o che sono sottoposte ad un’altra procedura concorsuale prevista dalla legge Fallimentare, dal codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, o da altre leggi speciali, o che abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni ed alle imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001;
  • non saranno applicabili agli investimenti 4.0 prenotati entro il 31 dicembre 2025, ovvero agli investimenti in beni materiali 4.0 effettuati entro il 30 giugno 2026 per i quali entro il 31 dicembre 2025 l’ordine sia stato accettato con versamento di un acconto almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Un decreto attuativo MIMIT-MEF (da emanare entro 30 giorni dalla pubblicazione della legge) dovrà definire i criteri puntuali per il riconoscimento della transizione ecologica e le ulteriori specifiche tecniche.


Tax News pubblicata il 03/11/2025 da Marco Nessi


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